Una sera di qualche tempo fa ero a cena a Ferrara, in un piccolo fast food vegano. La ragazza al bancone era nel panico più totale, il suo collega che stava ai fuochi si era dato malato e a lei toccava l'ingrato compito di cucinare, servire chi entrava nel localino e tentare di rispondere e prendere le comande di chi la chiamava da casa. In evidente ansia ci ha chiesto se eravamo disposti ad aspettare qualche istante per cenare così ho iniziato a guardami attorno. Dopo aver strimpellato una vecchia chitarra acustica con tre corde arrugginite ho spostato l'attenzione su una piccola fila di libri scambiabili riposti sotto al bancone. Con mio grande stupore ho recuperato una biografia di A.C. Bhaktivedanta Swami Prabhupada, Un Santo Cammina Tra Noi (compendio della Prabhupada Lilamrita) di Satsvarupa Das Goswami, scrittore e suo segretario personale. Credendo fosse un segno alcuni giorni dopo ho cominciato a leggerlo. La lettura è durata qualche settimana e volevo condividere qualche impressione a riguardo.
Non c'è molto da aggiungere oltre che quello che è stato detto da tutti quelli che conoscono la sua incredibile storia: un uomo anziano di quasi 70 anni partito dalla sua terra, l'India, per andare a predicare negli Stati Uniti la Coscienza di Krsna con nessuna certezza di riuscita e nessuna ricchezza a sostenerlo. Ha incontrato ostacoli di ogni sorta e li ha sorpassati con una fermezza inttaccabile, dagli acciacchi di salute ai truffatori. Partendo da un piccolo locale nel Lower East Side a New York ha fatto cantare, innamorare ed ha guidato verso Krsna migliaia di giovani anime coi suoi insegnamenti. Nonostante il successo planetario non si è mai compiaciuto del successo ed è sempre rimasto nell'ombra del movimento, continuando la sua opera di traduzione rendendo così agibile a tutto il mondo la conoscenza dei Testi Sacri. E fondando, inoltre, templi e centri di predica in tutto il globo, spesso tutt'ora in attività. Sembra incredibile pensare sia partito solamente con poche rupie in tasca ed una valigia contenente dei libri. Quello che più mi è saltato all'occhio lungo tutta la lettura sono state la forza sovrumana e la determinazione che quest'uomo incredibile aveva dentro di sé. Non ha avuto fortuna, anzi; aveva però una fede in Dio straordinaria e un obbiettivo -datogli dal suo Guru Maharaj Bhaktisiddanta Sarasvati- ed ha fatto di tutto per esaudirlo fino all'esalazione del suo ultimo respiro, nella più totale dedizione a Lui ed al suo amato Krsna. Bhaktisiddanta gli aveva chiesto di andare a predicare la Coscienza di Krsna al di fuori dell'India e così ha fatto con ogni briciola della sua energia. Al giorno d'oggi -soprattutto in questa parte agiata del globo- ci si lamenta spesso per cose di poco conto e si vedono ostacoli anche dove basterebbe solo spingere la propria volontà al di là della solita soglia; si cerca sempre la strada più comoda e breve, anche se spesso non coincide con quella eticamente più accettabile. Srila Prabhupada invece è stato un esempio di risolutezza e devozione quasi unico che attraverso la sua storia ci dimostra quanto tutto possa essere possibile e raggiungibile con la forza di volontà. Di sicuro Krsna ha avuto un occhio di riguardo per questo Suo servitore...ma la tenacia di Prabhupada penso sia stata qualcosa di assolutamente straordinario. Io stesso cerco di ricordarmelo ogni qual volta la mia pratica spirituale si mette a zoppicare o nei momenti dove qualcosa mi appare insormontabile. Questo al di là dei suoi insegnamenti, che sono stati la cosa più grande che ci ha lasciato. Letture come questa (che ovviamente consiglio a tutti di recuperare) oltre che essere di grande ispirazione mi fanno sentire sul giusto percorso e donano rinnovato entusiasmo e vigore al mio cammino.
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AutoreCaitanya Das, ArchiviCategorie
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